RECENSIONE: IL MONDO DELLO SCRITTORE
Un rapporto con la madre complesso, a causa della sua dipendenza dall’alcol, eppure sempre amorevole, costruito, nonostante le difficoltà, nei piccoli gesti quotidiani, quelli che Nina ricorda della sua infanzia. Una madre che Nina vorrebbe salvare ma che fondamentalmente comprende. Un senso di colpa che soffocherà Nina fino a un ricongiungimento totale, eppure troppo precoce.
Nina è una ragazza che sogna un futuro migliore per sé e per la famiglia: lo sogna con un’anima pura troppo presto macchiata dalle condizioni sempre più difficili e precarie in cui si imbatte. E forse proprio i sogni sono l’unica cosa che niente e nessuno potrà mai togliere a Nina, che guarda le nuvole in cielo e le onde nel mare e che, fino all'ultimo, a modo suo, sa volare.
Un romanzo forte, dalle tinte violente eppure così semplicemente vero, a ricordarci che l’esistenza umana va ben oltre la quotidianità a cui siamo abituati. Un romanzo toccante e profondo, dove le parole si trasformano necessariamente in emozione.
A cura di Irma Panova Maino
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