Sono cresciuta sapendo che le parole potevano salvare. Prima di scriverle, le ho cercate: nei libri presi in prestito, nelle frasi annotate di nascosto, nei silenzi che raccontavano più di mille dialoghi.
Scrivo per dare voce a chi non ce l’ha, per raccontare ferite che non si vedono e amori che resistono anche quando tutto sembra crollare. Nei miei romanzi troverai personaggi imperfetti, pieni di contraddizioni, che lottano, cadono, si rialzano. Un po’ come noi, nella vita vera.
Non ho iniziato a scrivere per diventare scrittrice. Ho iniziato perché avevo bisogno di respirare. Le parole, per me, sono sempre state un rifugio: l’unico posto dove potevo essere me stessa senza paura di essere giudicata.
Prima di creare storie, ho vissuto storie. Alcune leggere, altre così pesanti da lasciare segni che non vanno via. Ho visto la fragilità, la perdita, la rabbia. Ma ho visto anche la forza che nasce dal dolore, e l’amore che resiste quando sembra impossibile.
I miei romanzi sono questo: ferite trasformate in pagine, cicatrici che diventano mappe, personaggi che portano dentro un pezzo di me… e forse anche di te.
Scrivere non è la mia professione. È la mia casa.
Se deciderai di entrare, troverai sempre la porta aperta.
Non prometto storie facili. Prometto storie vere. E, se le vorrai ascoltare, saranno anche un po’ tue.
Commenti