GRAZIE PER I COMPLIMENTI, MA NON CI CASCO (CRONACHE DAL PREMIO CALVINO)

 

Immagine della locandina del Premio Italo Calvino

Premio Calvino: elogio e condanna in una sola pagina

Partecipare al Premio Italo Calvino con il mio romanzo inedito Pietra Madre doveva essere un’esperienza entusiasmante. Invece è stata più simile a una doccia fredda in pieno inverno.

La scheda di lettura che ho ricevuto sembrava iniziare bene: “scrittura elegante, scorrevole, colta”… wow, quasi arrossivo. Ma dopo i complimenti iniziali, è arrivata la lista della spesa delle critiche: incongruenze, personaggi poco credibili, tempi ballerini, contraddizioni. Tutto vero? Forse in parte sì, nessuno scrittore è immune dagli errori. Ma il tono… sembrava più quello di un professore distratto che corregge un compito all’ultimo minuto che di un lettore davvero immerso nella storia.

Quello che mi ha colpita non è stata la critica (ben venga, è ossigeno per chi scrive), ma il modo in cui Pietra Madre è stato liquidato. Come se la complessità dei personaggi fosse un difetto e non il riflesso della vita vera, che è fatta di contraddizioni, scivoloni e incoerenze. Perché, parliamoci chiaro: chi non è incoerente almeno una volta al giorno?

La mia protagonista, Gaia, è contraddittoria, testarda, a volte esasperante. E allora? Non sono forse queste le donne che esistono davvero? Forse la letteratura non dovrebbe sempre rassicurare, ma graffiare, disturbare, lasciare un segno.

Insomma: il Premio Calvino mi ha ricordato che anche i concorsi letterari hanno le loro miopie. Possono riconoscere il talento, ma possono anche perdersi un’anima tra le righe. E sai cosa? Va bene così. Non sono i premi a decretare il destino di un libro. Sono i lettori, quelli veri, che aprono le pagine e ci trovano un pezzo di sé.

Quindi, grazie Calvino per la ramanzina. Ma Pietra Madre non si ferma qui. Perché le storie che resistono non hanno bisogno di medaglie, ma di occhi che le sappiano leggere davvero.

📌 Se vuoi dare un'occhiata ai miei romanzi visita la pagina Le mie storie di FraLeCarte.