INTERVISTA: TORINOLIBRI.IT

Intervista a Simonetta Mannino, autrice del romanzo: L'odore della felicità. Torinolibri.it
Per la protagonista del romanzo di Simonetta Mannino, la felicità è soltanto una semplice e fugace sensazione sensoriale.

Con il romanzo d’esordio L’odore della felicità l’autrice padovana si presenta con una storia legata ai nostri tempi e una protagonista, Nina, che fugge da una realtà triste inseguendo un sogno impossibile e finendo ciecamente nel mondo della prostituzione.

Una storia alquanto curiosa raccontata in maniera tenera, evitando di cadere in prolissi eventi drammatici. Un romanzo che ricorda lo stile di Niccolò Ammaniti: con storie a volte tragico-comiche legate a sogni impossibili.

  • Il romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito a un prestigioso premio letterario, il Città di Moncalieri, quale sarebbe la motivazione che ha premiato il tuo romanzo? 

Ricevere un riconoscimento a un Premio così prestigioso è stata un’esperienza molto intensa. Le motivazioni possono essere molteplici, un ruolo importante credo l’abbia giocato la trama del romanzo, che rispecchia la realtà in maniera nitida e senza artifici. Nel romanzo non c’è un lieto fine, come purtroppo accade spesso nella vita di tutti i giorni.

  • Parlaci di te e della “fabbricazione” del tuo romanzo e cosa ti ha portato a scrivere una storia a tratti toccante e delicata.

Non amo molto parlare di me, preferisco farmi conoscere attraverso i personaggi e le storie che racconto. Ad ogni modo mi definisco una persona piuttosto riflessiva, amo la natura, adoro leggere e sono appassionata di discipline orientali. Per quanto concerne la fabbricazione del romanzo, “L’odore della felicità” è nato da una necessità e dal piacere che provo nel raccontare, dell’universo umano, il lato più intimo. Nina, la protagonista, è una giovane donna che deve confrontarsi con un vivere quotidiano ostile. Alle spalle ha un’infanzia vissuta con una madre alcolista, una sorella ingombrante, un padre assente. Una donna tormentata, prigioniera del suo mondo, senza amici e con una famiglia sgretolata, ma non si arrende, avverte il bisogno di un futuro migliore, di sacrificare una parte di se pur di uscire dal guscio. Questo sarà un passaggio che si rivelerà estremamente doloroso.

  • Il tuo romanzo è stato pubblicato esclusivamente in formato eBook ed è inutile riparlare dei vantaggi che un esordiente ne tragga. Ma come sappiamo la maggior parte dei premi letterari implica l’invio del materiale cartaceo. La mia domanda è: come hai fatto a partecipare con un eBook?

In realtà il libro è uscito anche in versione cartacea. Una piccola tiratura, grazie alla quale ho avuto l’opportunità di poter accedere ai premi letterari, che al momento non accettano opere in formato eBook.

  • Tornando al romanzo, come hai fatto a immergerti in una protagonista così lontana dal tuo attuale stile di vita?

Mi piace raccontare storie che abbiano una trama forte, nelle quali il lettore possa riconoscere passioni ed emozioni che gli appartengono e in generale non amo gli eroi. Mi interessa parlare dei più deboli, mettere al centro della storia insicurezze, fragilità e tutto quel groviglio di emozioni che, in qualche misura, fanno parte di ognuno di noi.

  • Parliamo delle vicende della tua protagonista: sappiamo di persone che cercano di fuggire, di evadere da situazioni spesso molto precarie, per poi ritrovarsi in condizioni peggiori di quelle in cui hanno in precedenza vissuto. Qual è il “messaggio” che vorresti lasciare col tuo romanzo?

Credo che il messaggio sia da ricercare nella propria intimità, nell’impatto emotivo e assolutamente privato che può dare questo tipo di storia al singolo lettore. C’è un sottile invito a non isolarsi, a cercare nel confronto con gli altri un conforto, a condividere le proprie angosce così da poterle, in qualche modo, esorcizzare.

  • Come sei stata accolta nella tua città come autrice “digitale”?

Premesso che quella del libro elettronico è una realtà tuttora in movimento, devo però ammettere che interesse e curiosità non sono mancati. Tuttavia, attualmente stiamo attraversando la fase iniziale di questa moderna tecnologia e forse è ancora troppo presto per avvertirne l’impatto, anche se il 2010, con l’ingresso dei grandi editori tradizionali nel mercato degli eBook, è stato un anno molto importante per questo settore.

  • Sapendo che non potrai presentare il tuo romanzo in una tradizionale libreria, hai pensato a qualche nuovo stratagemma per farti conoscere al pubblico?

Assolutamente sì. La rete offre molte possibilità a un autore esordiente. Le recensioni nei vari blog letterari sono un valido aiuto per chi desidera far conoscere al grande pubblico le proprie opere.

  • Hai pronto qualche nuovo romanzo? Sempre una storia simile al tuo primo romanzo?

In cantiere c’è un nuovo libro, ancora in fase progettuale. Una storia molto diversa. In questo secondo romanzo vorrei affrontare in maniera più approfondita il tema dei rapporti di coppia e dare alla storia un'impronta meno introspettiva.

  • Un consiglio che vorresti lasciare agli autori in cerca di un editore?

Non è facile dare consigli. Quello che mi sento di suggerire, come autrice esordiente, è di non arrendersi di fronte alle difficoltà e soprattutto di diffidare di pseudo editori disposti a pubblicare qualsiasi cosa in cambio di contributi economici. Se amate scrivere e la vostra opera è meritevole, prima o poi troverete un editore serio disposto ad investire sul vostro lavoro. 

A cura di Maurizio Asquini

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