RECENSIONE: SILVERREFLEX

Recensione libro: L'odore della felicità. Slverreflex youtuber
Quando si attraversa un momento difficile viene spontaneo appoggiarsi alle nostre certezze. Questi punti fermi, solitamente, sono rappresentati dalla famiglia, a volte dagli amici o dalle persone più vicine a noi. 

Purtroppo può capitare di trovarsi da soli. Spesso diamo per scontata  la famiglia, le amicizie, ma non è così per tutti. Di certo non lo è per Nina, la protagonista di questo romanzo, una giovane donna abbandonata dal padre quando era bambina, che ha avuto un rapporto estremamente complicato e conflittuale sia con la madre, alcolista, che con la sorella, con la quale non è mai riuscita a comprendersi. 

Come se tutto questo non bastasse, Nina è stata vittima di un ulteriore shock nel corso della sua vita. In adolescenza, all'uscita da scuola, ha subito uno stupro, che inizialmente non sembra aver turbato particolarmente la sua psiche ma, continuando la lettura, sapremo invece che avrà lasciato un segno profondo.

All'inizio del romanzo troviamo Nina assieme alla sorella davanti alla casa della loro madre, poiché da giorni cercano di contattarla telefonicamente. La madre non risponde, loro non hanno le chiavi per entrare in casa. Preoccupate, chiamano il 118. Nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi Nina ci racconta la sua vita attraverso un flashback lineare. Spiega come, a un certo punto, ella abbia deciso di lasciare il lavoro in fabbrica per lavorare in un Night Club e come poi questo lavoro, inizialmente innocente, si sia trasformato nella scelta di prostituirsi, con l'intento di accumulare abbastanza denaro da poter aiutare se stessa e la propria madre. Ci racconta della sua vita e del prezzo che sarà costretta a pagare per le proprie scelte. 

L'odore della felicità è un libro triste, che non lascia adito a nessuna possibile speranza. Fin dalla prima pagina capiamo che, in un modo o nell'altro, il libro inizia male, avrà un proseguo non positivo e finirà in un modo incredibilmente negativo. Sono sufficienti poche righe per riuscire a respirarne l'agonia, ma si tratta di un pregio, di una precisa intenzione dell'autrice.

Un libro duro, intenso, soffocante che esprime un dolore e una sofferenza che non si spengono mai, non mollano il lettore fino alla fine.

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