INTERVISTA: ESPRESSIONELIBRI.WORDPRESS.COM
- Simonetta Mannino. Donna, scrittrice e? Raccontati.
Donna, scrittrice e mamma. Ho avuto la gioia di avere una figlia, che oggi ha diciannove anni. Scrittrice, ma anche e soprattutto lettrice. Leggo di tutto e in ogni libro, anche in quello che mi è piaciuto di meno, traggo sempre qualcosa di positivo. Leggere per me è terapeutico, così come scrivere. Amo la natura, le discipline orientali e la meditazione e non temo la solitudine, mi piace stare da sola con me stessa.
- Cosa rappresenta per te la scrittura?
Scrivere mi permette di entrare in contatto con la mia parte più profonda, di lasciar fluire le emozioni e prenderne coscienza. Con la scrittura riesco a esprimere ciò che sento in modo naturale e spontaneo.
- Ho avuto l'onore e il piacere di leggere "L'odore della felicità" ed è innegabile che mi sia piaciuto. Un libro spesso duro ma reale, narrato con grande maestria. Puoi provare a descriverlo te?
Ho voluto raccontare la storia di una ragazza semplice nata in una famiglia problematica. Mi piace definirla un' antieroina, una giovane donna che troppo presto verrà segnata dalla vita in modo drammatico. Nel libro la protagonista racconta alla propria madre gli eventi più dolorosi che hanno caratterizzato la sua esistenza. Ho cercato di affrontare, forse in maniera cruda ma reale, anche il tema della violenza sulle donne e le conseguenze che tali abusi possono portare sull'equilibrio psicofisico e sulla propria autostima.
- Dove è possibile acquistarlo e quali sono le tue speranze e i tuoi sogni riguardo questa pubblicazione?
Il mondo dell'editoria è molto complesso. Sono consapevole delle difficoltà, soprattutto per un autore emergente, quindi evito di sognare troppo. Mi ritengo fortunata per essere riuscita a pubblicare senza alcun contributo e per questo ringrazio la EEE-Book di Piera Rossotti per aver avuto fiducia in me. Il libro è uscito in formato elettronico ed è presente sul sito Amazon.
- Quali sono i tuoi progetti futuri?
In progetto c'è un secondo libro.
A cura di Adriana Pasetto
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