La protagonista di questo libro l'odore della felicità lo sente molto poco, solo filtrato dai ricordi della sua infanzia o in occasioni particolari. Un vissuto familiare travagliato, una sorella ingombrante, una vita indipendente, fatta sì di proprie scelte, ma quasi obbligate. La storia di una ragazza particolare, disinibita e al tempo stesso profondamente chiusa in se stessa, che si violenta per affrontare la violenza del mondo. Il racconto di una morte, quella della madre, inframezzato da reminiscenze di una vita vissuta all'estremo; la voglia di libertà, conquistata in famiglia e persa nel lavoro. Già, perché la protagonista per quanto una brava ragazza si ritrova a fare prima la spogliarellista e poi la prostituta. Anche se dovrebbe essere più smaliziata è una ragazza semplice, per bene, e finisce con l’innamorarsi di un cliente. La prosa è inusuale, non è il solito stile narrativo, ha un che di poesia, a tratti un che molto grande. Alcuni passaggi sono delicatamente dol
Per la protagonista del romanzo di Simonetta Mannino, la felicità è soltanto una semplice e fugace sensazione sensoriale. Con il romanzo d’esordio L’odore della felicità l’autrice padovana si presenta con una storia legata ai nostri tempi e una protagonista, Nina, che fugge da una realtà triste inseguendo un sogno impossibile e finendo ciecamente nel mondo della prostituzione. Una storia alquanto curiosa raccontata in maniera tenera, evitando di cadere in prolissi eventi drammatici. Un romanzo che ricorda lo stile di Niccolò Ammaniti: con storie a volte tragico-comiche legate a sogni impossibili. Il romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito a un prestigioso premio letterario, il Città di Moncalieri, quale sarebbe la motivazione che ha premiato il tuo romanzo? Ricevere un riconoscimento a un Premio così prestigioso è stata un’esperienza molto intensa. Le motivazioni possono essere molteplici, un ruolo importante credo l’abbia giocato la trama del romanzo, che rispecchia la realtà
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